Questo è il nome di un ragazzo che verrà condannato a morte il prossimo 30 agosto per un crimine che non ha comesso ma solo in virtù di una legge la c.d. law of parties", la quale stabilisce che un individuo sia “responsabile di un crimine commesso da altri qualora egli abbia agito con l'intenzione di promuovere o assistere il compimento di tale crimine” e permette alla giuria di condannare a morte un uomo anche se non ha ucciso o intendeva uccidere qualcuno.
Nel caso di Kenneth, è stato provato che lui non era sulla scena del crimine ma stava sull’automobile che era stata usata per la fuga.Nonostante il fatto che lui dichiari che neppure sapeva che era stato commesso un crimine, è stato condannato a morte.La famiglia di Kenneth non ha potuto permettersi un avvocato privato (negli Stati Uniti una buona consulenza legale può costare centinaia di migliaia di dollari) e la sua corte ha incaricato avvocati che non erano all’altezza del compito.A due dei quattro giovani accusati del crimine sono state date sentenze più leggere, per evidenza del caso. L’uomo che ha premuto il grilletto è già stato giustiziato lo scorso anno.L’uomo che è stato ucciso era un bianco, e figlio di un avvocato locale. Il colore della vittima e il colore dell’accusato (Kenneth è nero) pesa gravemente nella decisione se una giuria propende per la pena di morte, negli Stati Uniti.Aveva solo 19 anni al momento del crimine, andava al college ed era un musicista di talento (partecipava a una locale “street gang”, l’origine del suo destino).
Questa è una delle tante contraddizioni del sistema americano...
L'emittente televisiva La7 ha lanciato un iniziativa meritoria inviare una lettera al Governatore Perry per chiedere la grazia.
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